E' un'opzione non chirurgica per una malattia rara ma invalidante
Via libera negli Stati Uniti al primo farmaco per trattare un disturbo che può colpire gli occhi di chi soffre di tiroide, l'oftalmopatia tiroidea. La Food and Drug Administration (Fda) ha approvato il teprotumumab-trbw per questa rara condizione che fa infiammare i muscoli e i tessuti grassi dietro l'occhio, che diventa molto sporgente, rendendo difficile anche chiudere le palpebre. "Attualmente ci sono poche opzioni terapeutiche per questa malattia potenzialmente debilitante. Questo nuovo farmaco può cambiarne il corso, risparmiando al paziente la necessità di diversi interventi chirurgici invasivi", commenta Wiley Chambers, della divisione Trapianti e oftalmologia dell'Fda.
Tra i disturbi causati da questa malattia c'è il dolore agli occhi, vista sdoppiata, sensibilità alla luce e difficoltà a chiudere gli occhi, che rendono difficili le attività quotidiane come la guida. Nei due studi in cui è stato valutato il farmaco appena approvato, tra il 70-80% dei 170 malati studiati ha avuto una riduzione di oltre 2 millimetri della sporgenza dell'occhio, rispetto al 10-20% di chi aveva avuto il placebo. Le più comuni reazioni avverse sono state spasmi muscolari, nausea, perdita di capelli, diarrea, iperglicemia e affaticamento.
Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Plos Biology
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Per casi medio-lievi, rallenterebbe il declino cognitivo del 35%
Somministrazione continua invece che multiple e brevi
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